sabato 8 marzo 2014

Che cosa ha fatto il Governo Letta

Come tutti noi sappiamo, prima di Matteo Renzi, ma forse in realtà pochi se lo ricordano, c’è stato un governo presieduto da Enrico Letta, e nato per volontà presidenziale (ma soprattutto per necessità economiche) con a sostegno un’ampia maggioranza, che comprendeva PDL, Scelta Civica e PD. Tale governo, forse pochi se lo ricordano, ha superato anche le traversie causate dagli umori di Berlusconi, che vedendo avvicinarsi la galera, più volte ha minacciato di togliere la fiducia al nipote di un proprio esponente, forse il più noto in famiglia, Gianni Letta. Alla fine Berlusconi è riuscito a sfiduciare un governo presieduto da un uomo di sinistra (se così si può definire), pur dovendo subire la scissione del proprio partito, che ha visto la nascita, ovvero il ritorno, di Forza Italia (e la conseguente nascita di un nuovo partito a guida Alfano, il Nuovo Centro Destra).
Ma il governo Letta, concretamente, che cosa ha fatto? Belpietro qualche tempo fa ha detto che Letta è “uno che accarezza i problemi, senza risolverli”, mentre Scalfaro, fondatore della testata “La Repubblica”, ha affermato che i risultati dell’azione di governo di Letta si stavano vedendo proprio in queste settimane (ad esempio il +0,1% di crescita PIL), e per questo motivo Renzi ha voluto premere l’acceleratore, per evitare che il suo “rivale” avesse successo.
Passiamo in rassegna le cose cha fatto il governo Letta. La prima cosa che viene in mente è l’abolizione della prima rata dell’IMU (con conseguenti nuove tasse minacciate e poi tolte, rinominate poi stravolte), che costituiva una sorta di “patto di governo” con la componente di centro-destra (forse più che di patto di governo si dovrebbe parlare di minaccia di governo). La storia dell’IMU è una storia travagliata, sofferta, più volte messa al centro dell’attenzione, soprattutto da chi non capiva come e soprattutto cosa pagare, con mille nomi e la stessa faccia (TARI, TASI, TARES, TRISE, TUC e IUC). Alla fine la situazione si è più o meno risolta, aumentando l’IVA di un punto percentuale, con buona pace per noi, e con il pagamento della cosiddetta “mini-IMU” ovvero l’imposta residuale che solo i proprietari delle prime case dovevano pagare se risiedevano in uno dei municipi italiani che avevano previsto un’aliquota più alta di quella fissata dallo Stato.
Il governo Letta passerà alla storia (locuzione forse impropria ma decisamente d’impatto) anche per il “decreto del fare”, approvato ad Agosto, che tra le varie cose, prevedeva: fondi per le infrastrutture pari a tre miliardi di euro; finanziamenti a tasso agevolato per le imprese che comprano nuovi macchinari;  taglio delle bollette energetiche; impignorabilità della casa e rateizzazione agevolata dei debiti; risarcimento danni causati dalla lentezza burocratica ai cittadini; revisione della giustizia civiletremila assunzioni nel campo universitario e più in generale scolastico; wi-fi gratuito.
Inoltre durante il governo Letta furono sbloccati i debiti della pubblica amministrazione, ovvero 40 miliardi da versare fra il 2013 e il 2014. Assolutamente una nota di merito, se non fosse che tale legge era già stata formulata ed indirizzata dal precedente governo Monti.
Infine, come non ricordare gli scandali che hanno colpito la diciassettesima legislatura, dalle dimissioni del ministro Josefa Idem ministro per le pari opportunità, lo sport e le politiche giovanili, per una presunta evasione dell’IMU (pare dormisse in palestra), allo scandalo Shalabayeva, per cui fu chiesta la sfiducia al ministro dell’Interno Alfano (che puntualmente è stato confermato dall’esecutivo Renzi), passando per lo scandalo De Girolamo, infine come non ricordare il dibattito sugli F35
Tuttavia, oggi che è il giorno della feste delle donne, occorre dire che sotto il Governo Letta sono state accentuate le pene a chi fosse accusato di reato di femminicidio; inoltre fu istituito l’Unità Grande Pompei, per la tutela del sito archeologico.
Il dubbio, in via definitiva, rimane: Renzi opportunista o Renzi innovatore? Letta è stato davvero uno che “accarezzava i problemi” o ha cercato di fare qualcosa di serio?

Ai posteri l’ardua sentenza.

Federico Sconocchia Pisoni - @fedescony



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