martedì 6 gennaio 2015

Il voto obbligatorio in Grecia.

Il 25 Gennaio la Grecia andrà a votare. Ovviamente io devo sempre rivelare il mio lato anticonformista, e dunque invece di dare adito alle voci della Merkel, o di interessarmi degli eurocrati timorosi di una possibile uscita di Atene dall'euro, mi sono concentrato su un particolare (non indifferente) che nalla mia vasta ignoranza da ventenne non conoscevo: in Grecia il voto è obbligatorio, secondo la Costituzione, all'articolo 51 comma 5. Tale articolo è stato inserito nella revisione costituzionale del 2001. La legge fissa anche pene e sanzioni per chi non esercita il suo diritto/dovere.

E' strano sentirselo dire, ed il pensiero ricorre subito al nostro paese. Se nei primi anni della nostra Repubblica votava pressoché tutta la popolazione, e questo trend si è confermato nel corso dei decenni successivi, oggi, come nella miglior tradizione dei paesi anglosassoni, votano in poco più del 50% degli aventi diritto.

E se il voto diventasse obbligatorio anche da noi? Cosa accadrebbe?

E' una domanda molto interessante: l'elettore medio, quello che dice che tutti i partiti fanno schifo, a chi darebbe il proprio voto? Ammesso e non concesso che voti, e che invece non lasci scheda bianca, perché in tal caso la faccenda si farebbe ancora più grave.

Il famoso "partito dell'astensione" avrebbe un risalto politico enorme, e forse farebbe cambiare davvero le carte in tavola. Sono riflessioni un po' scontate, banali e vagamente stupide, ma ci tenevo a farle. Anche perché non vorrei trovarmi a litigare con qualcuno che non ha votato, e che comunque  si lamenta di chi lo governa.

Rimane il fatto curioso di 23 paesi al mondo che obbligano i propri cittadini a votare. Nella speranza che i popoli siano più responsabilizzati...

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