venerdì 21 febbraio 2014

Finanziamento pubblico ai partiti: quando in Italia si considera solo l'eccezione

Non ci sarà più il finanziamento pubblico ai partiti. Dopo circa vent'anni il volere del popolo è stato esaudito.
Aspettate però, in realtà ci sono ancora tre anni per spendere e spandere. Che si sbrigassero!

A parte le battute, la legge che vieta il finanziamento pubblico ai partiti è stata varata. Quindi i grillini hanno ottenuto quello che volevano, finalmente!

No, i grillini in realtà hanno protestato. Tanto per cambiare. Si lamentano perché questa legge verrà messa in atto nel 2017. Giustamente, aggiungo io. Se bisogna fare una legge, che si faccia per bene.

Ma riguardo tutta questa faccenda, sono molto più che scettico. Sono scettico perché in questo paese vengono sempre prese come norma le eccezioni, quando invece sono, appunto, eccezioni. In nessun paese civile del mondo è stato abolito il finanziamento pubblico ai partiti. Come non è stato mai abolito il finanziamento pubblico ai giornali, cosa che ancora, per fortuna, in Italia non è successa.

Cosa succede all'estero.


Francia


In Francia il finanziamento pubblico ai partiti è diviso in due tranche. Nella prima tranche il finanziamento viene attribuito ad ogni formazione che abbia presentato dei candidati che abbiano ottenuto almeno l'1% dei voti in almeno 50 circoscrizioni.
Nella seconda tranche è proporzionale al numero di parlamentari che si dichiarano iscritti a ciascun partito.


Germania


Viene stabilito a monte un tetto massimo complessivo, ed a ogni partito vanno 70 centesimi per voto conquistato alle elezioni.

Gran Bretagna


Anche in Gran Bretagna, checché se ne dica, c'è una sorta di finanziamento pubblico ai partiti, un tetto massimo destinato ai partiti che sono all'opposizione, a seconda del loro peso politico.

USA


Negli Stati Uniti, come è ben noto, sono i privati che danno il maggiore contributo ai politici. Questo sistema ha portato a crescenti lamentele nel paese, perché vedrebbe i politici schiavi delle lobby che li finanziano. Sarà contento Beppe Grillo. 
Detto ciò c'è anche un piccolo finanziamento pubblico, durante la campagna elettorale.


Ora, è ovvio che i partiti abbiano esagerato negli anni, e le recenti inchieste non fanno altro che provarlo. Sono pienamente d'accordo con SEL quando dice che è stata persa un'occasione per riformulare la legge in materia.  

Di fatti, in un paese intelligente, si sarebbe reagito in un modo intelligente a questi scandali.

Ma questo forse, non è un paese intelligente. 


Federico Sconocchia Pisoni

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