lunedì 16 maggio 2016

Lettera Aperta al Movimento Cinque Stelle

Lettera aperta al Movimento Cinque Stelle.
Caro Movimento Cinque Stelle,
a fare un passo indietro non ci rimette nessuno. Mi spiego. Vi siete fatti portatori del più becero giustizialismo, quello che fu di Di Pietro e che venne portato avanti da giornalisti del calibro di Marco Travaglio. Al di là della questione in sé (e tralasciando quell'area da loggia massonica che si aggira intorno al misterioso "Staff di Beppe Grillo", che viene sempre più somigliando ad una multinazionale della politica), il discorso finisce sempre lì: giustizialisti o garantisti?
No perché mettiamoci d'accordo, ora Pizzarotti è sostato sospeso per un avviso di garanzia, ma solo ieri la candidata sindaco per Roma Capitale Virginia Raggi, parafrasando un concetto berlusconiano, affermava: "Gli avvisi di garanzia vengono usati contro di noi come manganelli".
Ora, poniamo il caso che, come ogni amministratore che si rispetti, il buon Federico Pizzarotti in realtà ne esca innocente. Questo può darsi non accada, ma può darsi anche di sì. Ebbene, in questo caso, se lui fosse rimasto fedele ai principi del partito e si fosse dimesso, avrebbe perso anni preziosi per potere cambiare la città che amministra.
E questo perché nel vostro Movimento, di contraddizioni con la Costituzione e con la forma di vita democratico-repubbicana, ce ne sono, eccome! Partendo dalla presunta e costituzionalmente errata (nonché dal mio punto di vista fallace) esaltazione della democrazia diretta, si arriva dritti dritti ad un punto cruciale della vita democratica di un paese, ovvero la divisione fra potere politico e giudiziario.
Purtroppo il nostro paese, e la nostra gente (che spesso non brilla per intelligenza politica e non riesce a distinguere e barcamenarsi nel caos politico) ha ancora in mente gli scontri nel ventennio berlusconiano. Ma il tutto è, felicemente (?), rientrato secondo i piano previsti dalla Costituzione (un caso su tutti, la bocciatura del Lodo Alfano). Ma quello che è certo è che sì, un avviso di garanzia non può significare caduta di un'amministrazione.
Il lavoro va fatto prima, cosa che nel vostro movimento non accade, non essendo possibile esserci una pre-selezione dei candidati. E no, inutile crogiolarsi né nelle disavventure altrui (altri partiti non brillano certo per trasparenza ed onestà talvolta) né nel voto del "popolo", che non ha la capacità di fare una pre-selezione di candidati, non essendo tutti giuristi o giornalisti d'inchiesta.
Insomma, caro Movimento Cinque Stelle, a cambiare non ci vuole niente, ed ad essere un po' più coerenti con la realtà e la Carta fondamentale. Ma so che in realtà un problema c'è: cadrebbe l'unica (e secondo me stupida ed inutile) "differenza" con gli altri. La gente si chiederebbe perché mai votare un partito uguale agli altri?
E allora divertitevi a combattere ed eliminare anni di lavoro nelle amministrazioni comunali per un avviso di garanzia, che probabilmente, alla fine si rivelerà una normale regola di procedura.
Con affetto,
un cretino

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